Attivita' culturali anno 2000

 

La nostra prima attività
La preoccupazione principale di chi sente la responsabilità di abitare un luogo straordinario, come Piazza del Duomo a Spoleto, è quella di mantenere un livello alto di rappresentatività. Il visitatore che viene "colpito" dalla bellezza e perfezione architettonica della nostra piazza può, a seconda del grado di sensibiltà, rimanere stupito dalla fatiscenza di alcune facciate dei palazzi privati e pubblici che la circondano. Mettere mano a una o due facciate, creando così un effetto a macchia di leopardo, ci sembrava limitato. Allora è nata l'idea di risolvere il problema tutto insieme e in una sola volta cercando e trovando una Azienda che ci fornisse 1000 metri quadrati di rivestimento di facciate, espressamente per interventi di restauro nei centri storici.
Purtroppo abbiamo subìto il terremoto del 1997.
Il recupero, sempre più urgente e nella parte più consistente (strutturale), è stato supportato dai finanziamenti statali. Abbiamo ritenuto opportuno soprassedere momentaneamente alle nostre intenzioni di un restauro delle 4 facciate interessate per meglio agevolare gli interventi urgenti, ma non abbiamo rinunciato alla finalità del nostro sogno.

2000
La prima facciata è stata sistemata, grazie anche alla velocità dell'intervento di recupero che non ha richiesto particolari lavori. Dovremmo avere pazienza per le altre che rientrano in un progetto di recupero ben più complesso.

Il recupero degli intonaci esterni diventa la prima attività della nostra Associazione.

 

Con l'aiuto di un'azienda di rinomanza internazionale che ha come obiettivo la rinascita dei centri storici e il recupero della loro importanza, sta per avere inizio il restiling di una delle facciate dei palazzi interessati. Inizieremo con una piccola porzione integrando i lavori di recupero strutturale con quelli di recupero esterno. I materiali forniteci dall'Algalite Spa sono a disposizione per tutte e quattro le facciate che fiancheggiano Via dell'Arringo e Piazza del Duomo, con l'esclusione del palazzo pubblico denominato Racani-Arroni, sotto vincolo.

Chissà perchè....
Il nostro scopo principale è quello di promuovero lo sviluppo endogeno e una crescita sostenibile attraverso la valorizzazione della nostra cultura. Quindi promuovere l'immagine di ciò che abbiamo da offrire che, nel suo stato attuale, potrebbe essere migliorata. Infatti l'immagine della nostra Città soffre dell'incuria pubblica e privata e di una ristrettissima disponibilità a pianificare un'azione di recupero su vari fronti. Il primo dei quali è attrarre capitali e contributi già destinati alla valorizzazione dei centri storici. Per quanto se ne parli politicamente la realizzazione non riesce a sorpassare il muro delle parole "politically correct". Ma solo parole. A dire il vero servono dei fatti che si traducano visibilmente nel miglioramento del nostro patrimonio. La nostra Associazione ha tutta l'intenzione di portare avanti questo discorso, di attivare l'attenzione di coloro che vorrebbero disporre di operazioni di solido ritorno. Per questo, quale attività per l'anno 2000, avremmo voluto partecipare al salone CULTURALIA e per questo era stata chiesta la collaborazione del Comune. Collaborazione purtroppo non concessa. Partecipare a eventi nazionali quali Culturalia richiedeva un piccolo sforzo economico-organizzativo che la nostra Associazione poteva sostenere solo attraverso quote di iscrizione e sponsor interessati. Un lavoro che richiedeva tempo e programmazione e che sarebbe stato fatto se i burocrati non ci avessero finemente illuso portandoci avanti per settimane. Per poi cancellare i loro propositi al di la del tempo di una buona riuscita della nostra iniziativa privata. Ci dispiace di essere caduti ingenuamente in una trappola che avremmo dovuto conoscere bene, poichè è il copione di una farsa che puntualmente si ripropone.