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Attivita' culturali anno 2003
Roma Spoleto Formello Genazzano MOSTRA "LA STANZA DELLA MEMORIA" AL CASTELLO COLONNA DI GENAZZANO DAL 29 NOVEMBRE 2003 AL 6 GENNAIO 2004 DEDICATA A TADEUSZ KANTOR - ESPOSIZIONE DI DISEGNI E FOTO
in collaborazione con il Teatro Vascello Con il contributo di:
figurazione drammatica nostalgicamente dedicata a Una scuola abbandonata...aveva una sola classe..era possibile guardarla Una finestra ..ecco tutto. Con questa figurazione drammatica vogliamo dare corpo insieme a attori testimoni,musicisti,scrittori che hanno avuto passi, suoni, memorie e utopie ispirate da Kantor a un momento teatrale ed espositivo. Lo spettacolo sarà presentato a Roma, Spoleto, Formello e Genazzano.
Perchè questo giro e tutte queste piazze? La nostra idea è quella di creare una rete di collaborazioni e dei punti nodali di creatività. La cultura oggi ha bisogno di relazioni allargate, messe a sistema da sinergie e condivisioni ad ampio contenuto strategico. La cultura è la nostra industria, è la nostra identità, è la nostra patria: lavorare sul fronte culturale a volte è sconsolante, poichè ci si rende conto di quanto viene disperso o di quanto viene non focalizzato per la nostra crescita endogena. Da operatore culturale proporre una scelta così impegantiva mi porta a sperare che i segnali che si lanciano siano recepiti e ben visti da tutti coloro che gravitano nel mondo della cultura. La lettura della nostra realtà passa anche per la condivisione delle visioni, da cui senza dubbio deriva la risoluzione a qualche tipo di problema di attualità, certo non tutti. E' nostra la funzione maieutica, nei confronti di chi cerca risposte nelle operazioni culturali. Il teatro è un veicolo: il teatro è quel mondo rovesciato che mette a nudo le nostre trame. Proporre un autore dal genio unico quale Tadeusz Kantor partendo con uno spettacolo sulla memoria da Roma, dal Teatro Vascello inaugurato dallo stesso Kantor proprio nel 1989, è un po' come portare in giro una filosofia che la direzione artistica del Vascello ha fatto propria da sempre. Ricerca, studio, sperimentazione, duro lavoro di grande responsabilità culturale. Forse non è un caso che il Vascello abbia inaugurato la propria attività con Kantor. Portare MIRIKORDOKANTOR a Spoleto, sede di uno dei più importanti Festival del mondo per le proposte artistiche dove Kantor, per un caso fortuito come confessa Maria Kantor, non è mai stato è come rimettere a posto un tassello mancante e questo, come presidente dell' Associazione Piazza Duomo, residente proprio a Spoleto, mi riempie di gioia. Arrivare poi a Formello, in provincia di Roma, dove da quest'anno si è inaugurata la Libera Università degli Studi che mira alla creazione di profili professionali del mondo dello spettacolo è stata una scelta obbligata: le azioni devono avere un futuro consapevole e i nostri giovani devono avere l'opportunità di cogliere i messaggi che i geni ci tramandano attraverso la loro memoria. Infine chiudere il percorso con Genazzano, dove un pool di amministratori illuminati ha ridato vita a Castello Colonna, ora sede di un polo di arte contemporanea molto importante e accreditato in tutto il mondo, con l'obiettivo di farlo diventare un centro propulsore per le arti. Qui lasceremo fino al 6 gennaio tutto ciò che abbiamo lavorato su Kantor: le scenografie e i disegni e qualcosa di più. Con la speranza che questa rete si consolidi e crei nuovi spunti per stare insieme e crescere. Scegliere come autore Kantor è stato difficile e importante: difficile per l'unicità della sua arte. Un percorso molto personale, di una genialità quasi sconcertante per la sua semplicità. E nella semplicità del suo discorso vi è l'importanza della nostra scelta: Kantor può insegnare a guardare la realtà con gli occhi dell' anima. Anzi un po' ci obbliga. Il dare alle sensazioni delle parole coraggiose, dei colori che alla fine si amalgamano e positivo e negativo coincidono nel profilo netto della verità, delle scenografie essenziali e nello stesso tempo pregnanti, insieme alla grafia dei segni pittorici così unici e altamente simbolici ci indicano la strada della coscienza libera e della individuale vita umana che bisogna preservare dalla distruzione e dall' oblio e da tutte le forze negative del mondo. Rita Correnti |
foto "Tadeusz Kantor" tratta da "Kantor" di
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