|
Piazza
del Duomo durante il concerto di chiusura del Festival dei Due Mondi.
Sullo sfondo la Cattedrale di S. Maria dell'Assunta.
"Piazza del Duomo è uno spazio artificiale di forma irregolarmente
trapezoidale, che ha raggiunto le dimensioni attuali con gli sbancamenti
progressivi, in tempi diversi, di una consistente porzione del versante
nord del Colle Sant'Elia. (...) Piazza del Duomo e via dell'Arringo costituiscono
una "unica unità", suggerendo la tipica relazione fra il
centro della vita religiosa e quello della vita civile. (...) La forte presenza
della facciata del Duomo condiziona, in un certo senso, l'interpretazione
dell'insieme spaziale della piazza, percepito come genericamente medioevale.
Il fatto che la scalinata di via dell'Arringo sia stata aggiunta soltanto
al tempo della pavimentazione, realizzata su progetto dell'ingegnere Giuseppe
Nicolosi, alla metà degli anni Cinquanta è però il
sintomo che questo insieme non ebbe "mai modo di realizzarsi in forma
costruita in forza di un disegno progettuale" (G.C. Leoncilli Massi,1992). |
Scrive ancora G.C. Leoncilli Massi che è un paradosso "aver
considerato sempre tale luogo un 'ambiente mediovale', mentre esistono testimonianze
di echi di origine umanistica che si formarono e si dileguarono poi nei
labirinti della storia locale così come l'atmosfera di rinascenze
mancate" (...)
L'antichità del principale insediamento ecclesiastico spoletino è
testimoniata da un documento del 956 dell'Abazia di Farfa, dove si cita
la chiesa di 'S. Mariae Episcopii spolitani'. (...)".
Roberto Quirino.
"Spoleto- Guida del Duomo attraverso la letteratura artistica"
pgg. 5-6-7. Spoleto 1999 .
Ed. Casa del Libro. 28 |